Page 11 - Forestale N. 51 luglio - agosto 2009
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MARE / Animali in pericolo
          UN MARE





          DI TARTARUGHE







          L’estate è la stagione della schiusa delle uova, ma anche

          quella in cui molte tartarughe marine ci chiedono aiuto, ecco
          cosa fare in caso di emergenza
          di Martina Saldi


               mmirare tante piccole tartarughe appena nate che corrono verso la vita  e lasciano le loro
               piccole impronte scritte sulla sabbia per poi sparire nel mare della notte è un momento magi-
               co cui vale la pena di assistere. Le specie di tartaruga presenti nel Mar Mediterraneo sono tre:
          A la tartaruga verde, la liuto e la Caretta caretta. Quest’ultima è la più diffusa ed è facile scor-
          gerla  in particolare tra il Mar Ionio e il Canale di Sicilia dove, se fortunati, la si può ammirare mentre
          fluttua a pelo d’acqua con una grazia impensabile visto il carapace pesante. All’inizio dell’estate la
          magia riproduttiva della tartaruga ha inizio: la femmina arranca sulla sabbia della spiaggia, indivi-
          dua il luogo adatto e lì inizia a scavare fino a creare una buca dove seppellire ben un centinaio di
          piccolissime uova. Poi copre tutto e scappa in mare ripercorrendo quello che anni prima era stato
                                                        il suo percorso alla vita e che sarà quello
                                                        dei suoi piccoli circa due mesi dopo. In
                                                        Italia sembra che le nidificazioni  di tartaru-
                                                        ga siano in lieve aumento negli ultimi anni.
                                                        Ma attenzione, questa bella notizia non de-
                                                        v’essere letta come una vittoria contro
                                                        l’estinzione di questo magnifico animale.
                                                        Secondo il professor Antonio Mingozzi
                                                        dell’Università della Calabria, coordinatore
                                                        di un progetto pluriennale sulla nidificazione
                                                        delle tartarughe marine della costa calabro-
                                                        ionica, anche se il numero specifico di nidi
                                                        sulle nostre coste è aumentato, l’Italia, pur-
                                                        troppo, copre solo l’un per cento  dei siti di
                                                        nidificazione sul Mediterraneo, dopo Grecia
                                                        e Turchia.
                                                        La regione italiana più nota per la presenza
                                                        dei nidi delle piccole tartarughe è certamen-
                                                        te la Sicilia. Ma anche la nostra Penisola non
                                                        è da meno. Sempre secondo le ricerche del
                                                        professor Mingozzi oggi sono proprio le
                                                        spiaggie calabresi ad essere il luogo predilet-


                                                        Una tartaruga marina liberata dai Forestali
                                                        sulla spiaggia di Policoro (Matera).
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