Page 3 - Il Forestale n. 34 bis
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L Laa ““gguueerrrraa ddeellllee dduuee mmeellee””
L Laa ““gguueerrrraa ddeellllee dduuee mmeellee””
abbiamo detto più volte, ma torniamo a noi, come facciamo a distinguere, a colorare un
ripeterlo: “non si può pretendere che quadro fino a ora in bianco e nero? Come
L’ crescano frutti sani dalla terra ammalata”. facciamo a dare prospettiva? Qual è l’elemento
Un’ovvietà? Possibile, ma fino a un certo punto. che introduce la profondità, che sfonda l’assetto
Fino a pochi anni fa, due mele della stessa varietà rigido e bidimensionale del buono opposto al
erano considerate uguali tra loro anche se cattivo? La qualità.
arrivavano da punti diversi d’Italia, anche se Abbiamo ridotto questioni alte e serie a chiacchiere
ricevevano acque qualitativamente differenti, da bar. Non si poteva fare diversamente, perché
anche se erano cresciute una in mezzo ai monti, finché l’uomo per nutrirsi allungava una mano
l’altra a bordo autostrada. Ma diciamolo: due mele verso un albero, era un atto “naturale” ed era
sono sempre due mele, non vale la pena di l’uomo a compiere la scelta. Oggi, che l’allunga
perderci tempo e di sottilizzare. In fondo, che verso lo scaffale di un negozio, seleziona quello
cambia? Così per la carne: se la razza dell’animale che è stato scelto e “naturalmente” garantito da
è la stessa, se il taglio è lo stesso, che differenza ci altri. In apparenza non sceglie e non può cambiare
può essere tra una bistecca e l’altra? albero. Per fortuna non è esattamente così. Oggi la
Cambiamo prospettiva. confusione di un tempo non c’è più e le mele non
Feuerbach ha detto “siamo ciò che mangiamo”, sono più tutte uguali, ed è solo in caso di frode, di e
anticipato da Arcimboldo che ha reso visivamente alterazione di etichetta, che un prodotto diventa
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il concetto modellando visi a suon di peperoni, buono, pur nascendo da una terra che buona non
zucchine e foglie di lattuga. è o semplicemente da una terra piuttosto che da d
Bene. un’altra. Ma anche per questo ci sono i controlli, e
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Difficile non essere d’accordo con il pensatore sempre di più li dovrà fare il Corpo forestale, non i
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bavarese, anche perché la sua affermazione ne solo perché dipende da un Ministero, che ha di t
contiene e sottintende un’altra almeno altrettanto recente modificato nome aggiungendo le Politiche
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interessante. E che taglia la testa al toro. “Siamo Alimentari a quelle Agricole e Forestali, ma perché o
– anche – ciò che beviamo”. Questione di lana le sue verifiche partono a monte della filiera del
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caprina sostenere che la maggior parte dei liquidi li prodotto. Partono dalla lettura degli ecosistemi, dal r
introduciamo non bevendo ma mangiando. controllo di quell’acqua e di quella terra spesso in
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Questo perché, e ritorniamo all’inizio, al cuore del sofferenza. i
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problema: “se la terra è ammalata, l’acqua non può Oggi si richiede sicurezza e qualità e questo i
essere sana; e via così con tutte le cose che Forestali lo sanno e lo possono garantire. a
nascono da terra e acqua. Cioè noi, e tutto quello Proviamo a chiudere il cerchio. Siamo partiti da due
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che portiamo alla bocca”. mele, forse tutt’e due buone, forse tutt’e due l
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Ma la terra è veramente ammalata? Sì e no, certo cattive. Poi, come Paride, abbiamo provocato una e
non dappertutto. Lo stesso discorso vale per “guerra” per un frutto. Adesso ne abbiamo e
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l’acqua di fiumi e ruscelli. E la frutta, la verdura e la addentata una e c’è sembrata ottima.
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carne? È così anche per loro. E il consumatore, e Ma era quella buona o quella cattiva?
15 giugno
La difesa del territorio da oggi può contare su
un nuovo strumento: il “Laboratorio Mobile per
le Indagini Scientifiche sull’Ambiente” del Corpo
forestale dello Stato. Si tratta di un’unità
operativa dotata degli strumenti necessari alle
analisi di laboratorio, che vengono effettuate
direttamente a bordo da uno staff di chimici,
biologi, periti e tecnici della Forestale. Il
Laboratorio Mobile sarà impiegato in controlli
su tutto il territorio nazionale e darà supporto
alle indagini delle unità investigative periferiche
del Corpo, con analisi su aria, acqua, suolo,
rifiuti, incendi boschivi, specie animali e vegetali.
Fino a oggi si è ritenuto che i prelievi in materia
di inquinamento idrico o da rifiuti fossero una
prerogativa esclusiva di altri organi specializzati.
Un recente Decreto Legislativo, il n. 152/2006,
ha sancito che così non è e che il Corpo
forestale dello Stato, come le altre forze di
polizia, può effettuare in proprio prelievi e
S. Azzarello – NPA/CFS flagranza di reato. Il Forestale n. 34/2006
analisi validi ai fini processuali, in presenza di
Il Laboratorio è stato inaugurato lo scorso 15
giugno nel corso di un seminario sul nuovo
Testo Unico in materia ambientale, promosso
dal Corpo forestale dello Stato in
collaborazione con “Diritto all’ambiente –
Testata giornalistica on-line”.
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