Ai Giochi Olimpici Pyeongchang, tenutisi nella località sudcoreana dal 9 al 25 febbraio 2018, l’Italia degli sport invernali è riuscita a raccogliere un bottino migliore dell’edizione precedente, quella di Sochi 2014. Se in Russia il medagliere azzurro si era chiuso a secco di ori, con un totale di 8 podi, a Pyeongchang l’inno di Mameli è risuonato ben tre volte, sancendo tre bellissime vittorie azzurre, mentre il resto delle medaglie conquistate, dieci in totale, si compone di 2 argenti e 5 bronzi. Sono stati 17 glia atleti del Centro Sportivo Carabinieri a rappresentare l’Italia sulle nevi e sui ghiacci coreani. Tre di loro sono riusciti a salire sul podio mettendosi una medaglia di bronzo al collo, Federica Brignone, terza nello sci alpino (slalom gigante) e i biatleti Lukas Hofer e Lisa Vittozzi nella staffetta mista. C’è anche chi invece ha visto sfumare il proprio sogno sportivo arrivando ad un’inezia da quella che poteva diventare invece la propria consacrazione. E’ successo a Dominik Fischnaller, quarto nello slittino singolo a soli due millesimi dal terzo posto, a Dominik Paris, “medaglia di legno” nella discesa libera e a Lisa Vittozzi, quarta anche lei nella Mass Start di biathlon. Ma vediamo più nel dettaglio la cronaca di questi risultati, che alla fine dell’Olimpiade sono risultati i migliori della contingente azzurro targato Centro Sportivo Carabinieri ai Giochi coreani.
BIATHLON – HOFER E’ ANCORA DI BRONZO NELLA STAFFETTA MISTA 
A Pyeongchang Lukas Hofer è riuscito a tornare su quel podio della staffetta mista che già quattro anni prima a Sochi già gli aveva regalato la gioia della prima medaglia a cinque cerchi della carriera. Il suo entusiasmante bis di bronzo è stato il frutto di una lotta serratissima con i colossi di Norvegia, Germania, Francia e Bielorussia. Il quattro alfieri azzurri, Lukas Hofer e Lisa Vittozzi (entrambi dei Carabinieri), Dorothea Wierer (Fiamme Gialle) e Dominik Windisch (Esercito) si confermano da subito all’altezza della grande sfida lottando fieramente per le posizioni di testa già dai primi metri di gara. Lisa Vittozzi, unica dei quattro non facente parte del quartetto di Sochi 2014, si dimostra perfetta al poligono, e lancia la caccia azzurra al podio prima di passare il testimone alla Wierer, brava a tenere l’Italia al vertice nonostante l’allungo tedesco della fuoriclasse Dahlmeier (due ori e un bronzo ai Giochi coreani). Nella terza frazione tocca ai maschi difendere il destino azzurro, con Hofer terzo frazionista. Il carabiniere di Brunico riesce a tenere galla l’Italia risultando veloce sugli sci e preciso al poligono. Hofer conclude la sua prova con un solo errore nella serie in piedi per involarsi verso il traguardo dove lo attende Windish per l’ultimo cambio. Il biatleta dell’Esercito ha il compito di portare l’attacco decisivo alla Germania, che sta conducendo. Con lui, nel gruppetto degli inseguitori, già dai primi metri si danno battaglia le temibilissime Norvegia e Francia. Nel poligono finale la Germania crolla ed è affiancata dall’Italia, la Francia cambia marcia e se ne va lanciatissima per l’oro mentre la Norvegia solidamente al secondo posto la spunta per raccogliere l’argento. Windisch spalla a spalla con il tedesco Peiffer non molla un centimetro e con una volata vincente si impone per il terzo posto facendo esplodere l’euforia azzurra.
SCI ALPINO - FEDERICA BRIGNONE CENTRA IL BRONZO OLIMPICO NEL GIGANTE 
L’immagine più bella della gara di slalom gigante femminile è quella del sorriso di Federica Brignone che raggiante più che mai, si appresta a ricevere una meritatissima medaglia di bronzo, primo alloro olimpico per la sciatrice azzurra dei Carabinieri. Alla sua terza partecipazione ai Giochi, Federica ha infatti raccolto l’unico traguardo sportivo che mancava al suo già ricchissimo palmares. La Brignone ha costruito il suo sogno olimpico a partire dalla prima manche, nella quale già ha iniziato a pregustare l’odore del podio con la terza piazza provvisoria. Nella seconda discesa il sogno è diventato realtà. L’oro olimpico è andato all’americana Shriffin davanti alla norvegese Mowinckel (+0.39), ma Federica è dietro di lei, ad appena sette centesimi dall’argento. La sua medaglia comunque ha un valore enorme anche perché in questa specialità rappresenta per l’Italia al femminile la prima alle olimpiadi a 20 anni da quella vinta da Deborah Compagnoni ai Giochi di Nagano nel 1998. Un bronzo che spazza via anche l’amarezza di Federica per le prove meno esaltanti nel SuperG e in Combinata. In queste due specialità la sciatrice dell’Arma non ha saputo imporsi con la stessa forza raccogliendo un sesto e un ottavo posto che comunque la consacrano come sciatrice ormai matura e completa, destinata ancora a far parlare prepotentemente di sé.
DISCESA LIBERA MASCHILE - MEDAGLIA DI LEGNO PER PARIS, FILL SESTO 
La neve coreana non ha certo premiato i discesisti del Centro Sportivo Carabinieri che arrivano ad un soffio dal sogno olimpico pagando a caro prezzo le minime sbavature commesse su una pista che richiedeva perfezione di linee e scorrevolezza dal primo all’ultimo metro. La gara si conclude con un quarto posto per Dominik Paris ed un sesto per Peter Fill, favoritissimi per la lotta alle medaglie prima della partenza. I due sciatori azzurri in forza ai Carabinieri mancano l’appuntamento con il podio olimpico lasciando sfumare un traguardo che sembrava ampiamente alla loro portata dopo i fasti delle ultime stagioni di Coppa del Mondo in cui entrambi erano stati sempre ai vertici mondiali. L’oro è andato al norvegese Svindal, autore di una gara perfetta; un serrato derby scandinavo ha decretato l’esito della sfida per lo scettro olimpico con Jansrud secondo alle spalle del suo connazionale, e con un altro grande favorito sul terzo gradino del podio, il francese Beat Feuz. Paris è arrivato a ridosso delle posizioni di vertice anche nel SuperG dove ha centrato un settimo posto che certo non lo appaga delle aspettative della vigilia e non rende merito alle sue grandi doti di velocista.
SLITTINO - DOMINIK FISCHNALLER A SOLI DUE MILLESIMI DAL PODIO 
Nella gara di slittino singolo, al termine di quattro tiratissime manche, solo due millesimi hanno privato del podio Dominik Fischnaller, relegato amaramente al quarto posto. Il campione altotesino, autore di una bellissima rimonta, aveva fatto sperare per un recupero da medaglia. Invece quei due terribili millesimi hanno lasciato solo tanto rammarico nel cuore dello slittinista dei Carabinieri, chiamato che a prolungare la tradizione azzurra in questa specialità, sul podio 8 volte nelle ultime 10 olimpiadi. Un podio sarebbe stata la perfetta occasione per sancire il passaggio di consegne tra il passato, rappresentato dalla leggenda di Armin Zoeggeler ed il presente, che porta il nome del giovane talento di Dominick, cresciuto proprio al cospetto del suo grandissimo predecessore. Fischnaller, sesto all’esordio olimpico quattro anni prima a Sochi e vincitore nel test preolimpico di Coppa proprio a Pyeong Chang, puntava veramente a salire sul podio. Purtroppo gli errori commessi nella prima giornata di gara, quando erano in programma le prime due discese sono stati determinanti e non sono bastate altre due manches perfette in cui l’azzurro ha recuperato tantissimo ma non abbastanza per coronare il suo sogno sportivo. Alla fine, come spesso capita alle Olimoiadi, ne è uscita una classifica rocambolesca che ha visto l’outsider austriaco Gleirscher centrare un inaspettato oro davanti all’americano Mazder; il bronzo è andato invece al tedesco Johannes, veloce e spietato quanto bastava per mettere il suo slittino di pochi millimetri davanti a quello di Fischnaller.
BIATHLON - LISA VITTOZZI E’ QUARTA NELLA MASS START 
Lisa Vittozzi ha firmato la sua olimpiade con la medaglia di bronzo in staffetta ma la sua “dote olimpica” sarebbe potuto essere ancora più cospicua se nella gara di Mass Start la fortuna avesse guardato con un occhio più benevolo la biatleta dell’Arma. Lisa chiude al quarto posto grazie con una entusiasmante prestazione a soli 18 i secondi dalla gioia del podio; purtroppo un errore nell’ultimo serie di tiro al poligono è stato fatale per la caccia a quello che sembrava potersi tramutare in un meritatissimo bronzo.
La gara ha incoronato per la terza volta consecutiva, la slovacca Anastasiya Kuzmina, tre ori nelle ultime tre edizioni dei Giochi Invernali; la medaglia d’argento è andata alla bielorussa Domracheva mentre il bronzo è finito nelle mani della norvegese Eckhoff .
IL CENTRO SPORTIVO A PYEONGCHANG 2018
Atleti e Tecnici del Centro Sportivo Carabinieri componenti la delegazione azzurra ai Giochi Invernali di Pyeongchang 2018 e relativi risultati.
ATLETI
Biathlon LUKAS HOFER: Staff. Mista: 3° - Sprint: 10° - Pursuit: 10° - Staff. Maschile: 12° - Mass Start: 18°
LISA VITTOZZI: Staff. Mista: 3ª - Mass start: 4ª - Sprint: 6ª - Staff. Femminile: 9ª - Pursuit: 11ª
Bob SIMONE BERTAZZO: Bob a 4: 27°
Combinata Nordica RAFFAELE BUZZI: Team Event (LH+fondo4x5km): 8°- LH+fondo 10km: 34°- NH+fondo 10km: 40°
Freestyle STEFAN THANEI: Ski Cross (SX): 19°
Sci Alpino EMANUELE BUZZI: Discesa Libera: 22°
PETER FILL: Discesa Libera: 6°– Combinata Alpina: DNF – SuperG: DNF
DOMINIK PARIS: Discesa Libera: 4° – SuperG: 7° - Combinata Alpina: DNF
FEDERICA BRIGNONE: Slalom Gigante: 3ª – SuperG: 6ª – Combinata: 8ª – Discesa Libera: DNF
Sci Nordico MIRCO BERTOLINA: Sprint TC: 40° - 15km TL: 44°
GAIA VUERICH: Sprint TC: 21ª - Team Sprint TL: 15ª
Slittino DOMINIK FISCHNALLER: Singolo: 4° - Team Relay: 5°
PATRICK RASTNER: Doppio: 15°
EMANUEL RIEDER: Doppio: 15°
LUDWIG RIEDER: Singolo: 17°
Pattinaggio di Velocita’ YVONNE DALDOSSI: 500 mt: 26ª - 1000 mt: 30ª
Short Track YURI CONFORTOLA: 1000 mt: 7° - 500 mt: 21°
TECNICI Biathlon GIUSEPPE CIAFFI
Salto ANDREA MORASSI
Sci Alpino GIOVANNI FELTRIN
RAIMUND PLANKNER
PATRICK STAUDACHER
Sci Nordico GABRIELLA PARUZZI
EINAR PRUCKER
Slittino KURT BRUGGER
OSWALD HASSELRIEDER
WILFRIED HUBER
ANTONIO TARTAGLIA
ARMIN ZOEGGELER