Sciabola d'artiglieria a cavallo mod. 88/923 prescritta per i marescialli a piedi (vedi regolamento 1931); i marescialli dell'Arma a cavallo erano armati di sciabola mod. 71 da cavalleria con due campanelle ed impugnatura d'ebanite nera.
Maresciallo in tenuta per servizio armato di parata e d'onore; l'uniforme è quella d'ordinanza in panno castorino turchino scuro. La giubba dei marescialli aveva già le stesse caratteristiche del modello da ufficiale, come si nota dalle quattro tasche; i bottoni, gli alamari ed i paramani erano gli stessi prescritti per i carabinieri; il pantalone da cavallo, sempre con le bande rosse (da cm. 4 di larghezza) sui lati, era portato con i gambali neri a stecca. Con questa tenuta si portava il nuovo elmetto nero, la bandoliera ed i guanti di pelle bianca.
Maresciallo maggiore a piedi in tenuta ordinaria festiva. In questo caso l'uniforme è confezionata in tessuto diagonale nero, come per gli ufficiali; il pantalone lungo è sempre guarnito di bande rosse per la circostanza la camicia è quella bianca. Il sottufficiale è armato di sciabola con pendagli neri e dragona ordinaria; il fregio del berretto è quello prescritto per i marescialli maggiori, ricamato in oro e screziato di seta nera.
Maresciallo capo in tenuta di servizio giornaliero con pastrano. Il soprabito è del modello in dotazione nel 1934, confezionato in panno castorino turchino scuro. Questo indumento, però, si era cominciato a distribuire alla fine degli anni 20, in sostituzione della vecchia mantella per carabinieri a piedi; era munito di controspalline fisse, senza filettature, e inoltre le patte delle tasche sui fianchi si chiudevano con un bottone posto nel mezzo.
PASTRANO E CAPPOTTO PER UFFICIALI MOD. 1933
Primo modello di pastrano in panno castorino nero (1934); il precedente modello in panno grigio-verde si ispirava chiaramente a quello distribuito ai corpi a cavallo. Nella nuova versione era a due petti con due file di quattro bottoni di metallo bianco, lisci e bombati; il collo ampio e di forma circolare in modo che, tirandolo su, doveva coprire le orecchie, era ornato solo delle stellette di divisa; due tasche, ad apertura verticale, erano poste sopra il punto vita, ai lati del petto. Il pastrano, tagliato in modo da risultare ampio e comodo, aveva le controspalline cucite nell'attaccatura della manica: tuttavia i distintivi di grado si portavano solo in fondo alle maniche. I primi cappotti di questo tipo furono indossati nel 1934 dagli ufficiali del Corpo di spedizione nella SAAR.

Modello definitivo del cappotto da ufficiale, confezionato in panno castorino nero: il davanti è a due petti, chiuso da due file di tre bottoni argentati (altri due sono sotto il colletto) del nuovo modello con la cifra reale in rilievo; il dietro è segnato dal piegone chiuso dai bottoni piccoli e dalla martingala. Con questo tipo di cappotto non erano previsti nè paramani nè controspalline.