Armin Zoeggeler, carabiniere di Merano, ha coronato il suo sogno lungo otto anni: dal bronzo del 1994 all'oro del 2002. «
Non ho mai avuto paura di perdere», ha dichiarato al termine della quarta manche, tenendo stretta in mano una bandierina tricolore. Lui, no. Gli spettatori e i tifosi, sì.
Perché lo slittino produce adrenalina anche su chi assiste, incollato a un televisore, e gli sembra pazzesco che quei siluri umani scivolino su un toboga di

ghiaccio a 140 chilometri l'ora. Da paura. L'impressione di correre dentro un frullatore. Tempo totale nelle quattro manches: 2'57"941. Un vantaggio complessivo di 329 millesimi su Hackl: meno di un battito di ciglia per i comuni mortali, un'eternità per chi è pratico di questo genere di competizioni.
Adesso per Zoeggeler è quasi pari e patta con un mito che ha accompagnato (e sovrastato) la sua carriera agonistica: Paul Hildegartner. Un altro carabiniere, che aveva messo al collo due medaglie d'oro olimpiche (nel doppio, a Sapporo, 1972; nel singolo, a Sarajevo, nel 1984) e una d'argento (nel singolo, a Lake Placid, 1980). Hildegartner aveva vinto anche due Coppe del Mondo (1978-79 e 1982-83) e sei titoli europei. Zoeggeler, invece, è stato Campione del Mondo nel 1994-95 e nel 1999 e ha

vinto la Coppa del Mondo nel 1997-1998. Il tempo gioca a favore di Armin. Nel 2006 le Olimpiadi si svolgono a Torino: Hildegartner, ovvio, non ci sarà. Lui, sì, e nel ruolo di favorito.
Altri carabinieri si sono fatti valere in questa specialità. Nel 1980 (a Lake Placid) Karl Brunner fu argento nel doppio. Nel 1994 (Lillehammer) Wilfried Huber fu oro nel doppio e il fratello Norbert (già bronzo nel 1992, ad Albertville) ottenne l'argento.