
Fra tutte le istituzioni nazionali, l'Arma fu la sola alla fine del secondo conflitto mondiale a risultare ovunque immediatamente in grado di svolgere le sue funzioni, sia pure con la precarietà di mezzi e di infrastrutture a disposizione. Nel 1945 i Carabinieri disponevano di soli 5 mezzi corazzati, di 466 auto e di 929 moto, che diventano 158, 766 e 1688 nel 1946. La riattivazione delle numerose caserme devastate dai nazi-fascisti avviene ad opera degli stessi Carabinieri, che rimboccatesi le maniche provvedono senza aiuti di alcun genere a ristrutturare le loro tradizionali sedi operative.