Contro la falsificazione di banconote e monete
Il 'lavaggio' delle banconote
Il falsario in questi casi parte dal vero per creare il falso, stampando, sulla carta filigranata "sbiancata" di una banconota vera e di basso valore, una banconota falsa di valore più alto.

E' una tecnica lenta, avente generalmente bassi ritmi di produzione, poichè ogni banconota falsa va "ristampata" singolarmente, utilizzando con cautela il biglietto "lavato" nel verso e nella direzione giusta, senza danneggiarlo e/o lasciarvi tracce sospette.
Inoltre, il falsario deve avere a disposizione un numero adeguato di banconote vere di basso taglio e in buono stato (mentre in genere, le banconote più sono di basso valore e più velocemente vengono scambiate e si rovinano).

Se da una parte è vero che così facendo si possono imitare solo quelle valute che hanno banconote di diverso importo ma di uguali dimensioni (es. non può essere usata quindi nel caso dell'Euro, i cui sette tagli hanno formati diversi e crescenti a seconda del loro valore), tutavia falsi del genere sono insidiosi, poiché la carta filigranata e le caratteristiche di sicurezza in essa inserite sono vere, mentre solo quelle poi imitate in fase di stampa sono false.

Questa tecnica è usata specialmente per imitare le vecchie versioni-emissioni del dollaro statunitense, in Stati (es. america latina) in cui tale valuta circola quotidianamente, è facilmente accettata ed in cui il tenore di vita è modesto e comunque tale da giustificare la circolazione di una grande quantità di biglietti genuini e di basso taglio (1 e 2 Dollari-U.S.D.).

Anche per questo motivo, oltre alle vecchie emissioni del tradizionale "biglietto verde" statunitense, sono ormai entrate in circolazione le sue nuove versioni a colori in cui, sebbene le dimensioni delle banconote dei diversi tagli siano ancora tutte uguali, alcuni elementi di sicurezza inseriti nella loro carta (ad es. gli elementi filigranati ed il filo di sicurezza microscritto...) hanno posizione e forma diversa a seconda del taglio.