RISERVA NATURALE SCHIARA OCCIDENTALE

Istituzione: DM 19 dicembre 1975
Proprietà: Demanio dello Stato
Altitudine: 400-2565 m slm
Estensione: 3172 ha

Altre indicazioni e classificazioni:
Fa parte del Gruppo Dolomitico Schiara-Talvena e rientra nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.
ZPS (Direttiva79/409/CEE) IT3230083
SIC (Direttiva 92/43/CEE) IT 3230083

Organo di Gestione:
Reparto Carabinieri Biodiversità di Belluno  
Via Gregorio XVI n°8  - cap 32100 Belluno
Tel 0437944830 Fax 043725084

 
° Flora

° Fauna

° Fruizione

Cenni storici

Descrizione e cenni storici

L'area protetta interessa i versanti occidentali del gruppo montuoso dello Schiaracon limite, a nord, sul versante meridionale del Monte Talvena, e separata verso ovest dall'adiacente riserva dei Monti del Sole, dal corso del torrente Cordevole. Le rocce sono in buona parte composte dalla Dolomia Principale del Norico, da Calcari grigi del Lias, da Scaglia rossa del Cretaceo superiore. 
Complessivamente questo territorio si caratterizza per la varietà del paesaggio che offre tipici ambienti dolomitici con pendii erbosi molto scoscesi, vaste aree cespugliate, maestose pareti calcaree e strette e profonde valli nelle quali si raccolgono le acque meteoriche che defluiscono nell'alveo del torrente Cordevole. 
La riserva comprende il Monte Schiara, che con i suoi 2565m svetta sulla città di Belluno; particolarmente interessante e suggestiva risulta anche la «Gusela del Vescovà», un monumento naturale alto 40 m che si innalza maestoso tra la Schiara e le Pale del Balcon. 



Flora

Flora

Le formazioni boschive della Schiara Occidentale sono rappresentate da pinete di pino silvestre lungo la Val del Cordevole, da cenosi a carpino nero sui versanti soleggiati ed in stazioni rupestri, che si mescolano al faggio verso i 1000 m. Oltre i 1250 m il faggio forma boschi misti assieme all'abete rosso e al più sporadico abete bianco. A quote ancora più elevate compaiono anche boschi di larice. 
I versanti meridionali verso “Forcella La Varetta” sono caratterizzati da formazioni di salice stipolato e maggiociondolo alpino mentre, sui pendii più esposti e meglio soleggiati si riscontra una interessante flora montana termofila, con buona presenza di ginestra stellata ed altre specie tipiche di stazioni luminose, ma percorse da correnti d'aria umida. Tra queste spiccano le endemiche sassifraga di Burser, campanula spigata, festuca alpestre e semprevivo delle Dolomiti, neoendemismo postglaciale. Qui compaiono anche interessanti stazioni di minuartia graminifoglia e trifoglio norico, antichi relitti con areale frammentato. Verso il Talvena si notano altre entità floristiche di età terziaria, come l'astragalo spinoso. 
Sono presenti praterie a sesleria varia e carice sempreverde e, favorita dall'elevata umidità, anche la prateria a carice ferruginea. Le rupi dello Schiara ospitano specie endemiche come la campanula di Moretti e la primula tirolese, mentre nei macereti predominano il papavero alpino e l'erba storna a foglie rotonde.

 
 
Fauna

Fauna

La Schiara presenta caratteristiche di ambiente selvaggio e di difficile penetrazione antropica; di conseguenza il patrimonio faunistico è ricco di specie pregiate come il camoscio, il cervo, il capriolo, l’aquila reale, il gallo forcello, la pernice bianca, il francolino di monte, la coturnice, la civetta capogrosso, la civetta nana, l’allocco, il gheppio, l’astore, lo sparviere, la volpe e il  tasso. 


 

Fruizione

La riserva non risulta facilmente accessibile, anche se è comunque possibile raggiungere la parte più interna attraverso una strada forestale che parte dal fondovalle e raggiunge il Rifugio F. Bianchet a quota 1250 m. Dal rifugio sono possibili bellissime escursioni verso il Van della Schiara fino alla base della "Gusela", verso il Monte Coro e verso l'alta Val vescovà. Nella riserva sono presenti due bivacchi, con annessi rifugi forestali di sorveglianza, ricavati dalle vecchie strutture di Malga la Varetta e di Malga Vescovà, dismesse negli anni '60 del secolo scorso. 
All'interno della riserva, lungo la Strada Statale Agordina, si trova l'oasi di Candaten che comprende l'ex ospizio di origine medievale che ospita due Comandi Stazione dei Carabinieri Forestali e un'area ben attrezzata per pic-nic.