RISERVA NATURALE ANTROPOLOGICA MONTE CROCCIA

Istituzione: DM 11 settembre 1971

Proprietà: Demanio dello Stato
Altitudine: 940 - 1149 m. s.l.m.
Estensione: 36,00 ha

Altre indicazioni e classificazioni:
ZPS (Direttiva 79/409/CEE) IT 9220130
SIC (Direttiva 92/43/CEE) IT 9220130

Organo di Gestione:
Reparto Carabinieri Biodiversità di Potenza
Via Mazzini, 39  - cap 85100 Potenza
Tel. 0971/411064  Fax 0971/410646

  1. Flora
  2. Fauna
  3. Fruizione
Cenni storici

Descrizione e cenni storici

La Riserva Naturale Antropologica "Monte Croccia" venne istituita per tutelare un antico centro abitato fortificato localizzato sulla sommità del Monte. Unitamente ad una serie di altri siti che ospitavano città fortificate edificate sui monti lucani faceva parte di una rete difensiva del territorio.
Il perimetro delle mura ancora intatto nella parte basale evidenzia una tecnica costruttiva mirata a sfruttare la morfologia e la geologia del territorio mediante il raccordo della fortificazione alla roccia esistente. Segno evidente di un avanzato perfezionamento delle tecniche militari diffuse in Lucania nel IV secolo a.C. (a tale periodo sono da attribuirsi le guerre interne tra popolazioni lucane e colonie greche).
La lunga cinta muraria (costituita da 3 circuiti di mura, di cui quello meglio conservato difende l'acropoli dell'abitato) è composta da blocchi perfettamente tagliati secondo una tecnica costruttiva che molto probabilmente fu ereditata dalle colonie greche lungo la costa. La muratura che cinge l'acropoli si estende per una lunghezza totale di oltre 2 chilometri.
I terreni della Riserva sono in parte di origine eocenica, pietrosi e compatti, in parte di origine pliocenica, con elevate percentuali di argilla e poveri di calcare.
 
 

 
 
Fiorellini fucsia

Flora

Sono presenti fustaia coetanea a prevalenza di cerro e anche formazioni di roverella.
Alle quote più alte, ove affiorano banchi di arenarie e il suolo agrario ha scarsa potenza, svetta qualche esemplare di farnetto.
In primavera, si verificano abbondanti fioriture di gladiolo, asfodelo, ginestra e pimpinella. Sulle rocce crescono la valeriana rossa, la digitale ferruginea, la moneta del Papa e i più rari onosma lucana e linaria a foglie di ginestra della Dalmazia.
Nelle zone più riparate si incontrano boschi di carpino orientale e carpinella con presenza di cerro, orniello e farnetto.
 
 

 
 
Gufo

Fauna

Oltre al cinghiale, si rileva la presenza di specie quali volpe, faina, donnola, tasso, lepri e ricci. Fra i rapaci si segnala la presenza dello sparviero.
L'avifauna comprende uccelli quali gufi, civette, allocchi, barbagianni, picchi, pettirossi, usignoli, cincie e scriccioli.
Importanti presenze di rettili quali la vipera europea, le lucertole e i ramarri.
 
 

 
 
Tomba del Guerriero

Fruizione

La viabilità di accesso è in buono stato e consente di raggiungere la base dell'insediamento archeologico, dopo una breve passeggiata lungo una gradinata realizzata dal Corpo Forestale dello Stato.
Nell'ambito dell'area degli scavi di particolare interesse è la Tomba del Guerriero dove furono ritrovate le spoglie di un valoroso armigero del IV secolo.
All'interno del complesso Gallipoli Palazzo, da visitare è l'ecomuseo allestito a cura dell'Ufficio Territoriale per la Biodiversità.