AREA DEMANIALE FERRAIOLO – BADIA TEDALDA

Come arrivare

il centro aziendale di Ferraiolo si trova lungo la strada regionale 258 che da Sansepolcro (AR) porta a Badia Tedalda (AR) e Rimini. La strada che conduce al centro è una strada comunale non asfaltata e aperta al traffico.

Descrizione

si tratta di terreni privati acquisiti dall’allora Azienda di Stato per le foreste demaniali (A.S.F.D.) nei primi anni ’80 a seguito di esproprio e tuttora gestiti dal Reparto Biodiversità di Pieve Santo Stefano, che li utilizza per la produzione di foraggio, pascolo e allevamento. Una porzione di tale area (un terzo circa del totale) è ricompresa nella ZSC Alpe della Luna, il cui Ente gestore è la Regione Toscana. Nel centro aziendale di Ferraiolo viene svolta attività zootecnica legata all’allevamento dei cavalli, nonché attività forestale legata alla gestione del patrimonio boschivo; dal 2010 vi è attivo anche il centro per il pensionamento dei cavalli di Reparto non più idonei al servizio.

Geologia

i terreni si estendono lungo la dorsale appenninica e sono caratterizzati da argille marnose e arenarie variamente cementate della Formazione Marnoso-Arenacea e marne e calcari marnosi del Bisciaro (Epoca MiocenicaEra Terziaria).

Habitat

vari sono gli habitat che caratterizzano l’ambiente, elencati per la ZSC nella quale il complesso è in parte ricompreso. Tra quelli che più caratterizzano l’area, soprattutto nelle parti sommitali, si ricordano le formazioni a Juniperus communis su lande o prati calcicoli, quelle erbose rupicole calcicole o basofile dell’Alysso-Sedion, faggete degli Appennini con Taxus e Ilex.

Flora

nella parte apicale domina il faggio (Fagus sylvatica) e mano a mano che si scende si ritrovano boschi di cerro e di castagno, pino nero, abete bianco che si diffonde spontaneamente; i boschi coprono l’80% dell’intera area. La parte restante è caratterizzata dalla presenza di  pascoli e prato-pascoli, inseriti a mosaico con le formazioni forestali. Tale configurazione vegetazionale determina un complesso mosaico di situazioni ecotonali che, assieme alla gestione ispirata a modelli tradizionali estensivi, dà luogo ad ambienti estremamente favorevoli, grazie alla loro grande variabilità, per lo sviluppo sia delle specie vegetali che di quelle animali.

Fauna

la fauna è quella tipica dei boschi appenninici; tra i mammiferi si rileva la presenza di cinghiali, caprioli, scoiattoli, daini, istrici, tassi, lupi, volpi, lepri, puzzole. Fra gli uccelli sono presenti varie specie di picchi (rosso, verde e rosso maggiore), rapaci come la poiana, lo sparviero, l’astore, il lodolaio, il gheppio e si segnala anche la presenza dell’aquila reale; abbondanti poi colombacci, allocchi, scriccioli, tordi, cince, ghiandaie, ciuffolotti e zigoli.