Olimpiadi Invernali Pechino 2022

Olimpiadi Invernali Pechino 202

 


I Giochi Invernali di Pechino 2022 hanno da calato il sipario con l'emozionante passaggio di consegne all'Italia e a Milano-Cortina 2026. Quella cinese è stata un’edizione messa a dura prova dall’emergenza sanitaria dovuta all'insidiosa recrudescenza dei casi di Sars-Covid-19 nel mondo ma che comunque ha saputo regalare emozioni intense e Olimpiadi Invernali Pechino 2022performance agonistiche entusiasmanti che ha tratti hanno consegnato agli annali della storia olimpica nuove indelebili pagine di imprese eccezionali sportive. L’Italia è tornata dalla Cina con un bilancio che va oltre le aspettative e con un bottino di medaglie che migliora del 70% quello di PyeongChang: 2 ori, 7 argenti e 8 bronzi per un totale di 17 medaglie. Infatti quattro anni fa i podi azzurri furono complessivamente 10 anche se sulle nevi coreane l’Italia riuscì a conquistare un oro in più.
Quello di Pechino 2022 è il secondo miglior risultato di sempre ai Giochi Invernali per la Delegazione italiana, inferiore solo a quello di Lillehammer 1994, edizione in cui nella bacheca tricolore arrivarono ben 20 medaglie. Dei 119 atleti che hanno fatto parte dell’Italia Team, 14 sono di provenienza della Sezione Sport Invernali del Centro Sportivo Carabinieri, comprendente la sede principale di Selva di Val Gardena e il Distaccamento di essa a Oronzo di Cadore. Colpisce il fatto che a questa quota di atleti, che rappresenta l’11,7% del totale dei componenti dell’intera squadra olimpica azzurra,  corrisponda invece un totale di 5 medaglie vinte dagli atleti dell’Arma, che risultano essere il 29,4% di tutto il medagliere italiano, come a dire «pochi ma buoni». Ma andiamo a ripercorrere la tappe salienti delle due settimane di gara, nelle quali ogni giorno, ad esclusione di lunedì 14 febbraio, almeno uno dei 14 olimpici del Centro Sportivo Carabinieri è sceso in campo per cercare di onorare il tricolore. La XXIV edizione dei Giochi si è aperta con le specialità del ghiaccio, con le prime emozionanti sfide del programma di pattinaggio di velocità e short track e subito sono arrivate le medaglie: la prima in assoluto, quella di Francesca Lollobrigida  con il secondo posto nei 3000 metri, è stata bissata a stretto giro da un'altra medaglia d’argento, la prima delle 5 complessive targate Carabinieri, che è arrivata per mano della staffetta 2000 mt. mista di short track. Del formidabile team tricolore faceva parte anche l’inossidabile e redivivo Yuri Confortola, che, dall’alto della sua smisurata esperienza olimpica (questa di Pechino era la sua quinta partecipazione a cinque cerchi) ha trascinato il sestetto azzurro, composto anche da Martina e Arianna Valcepina, Andrea Cassinelli, Pietro Sighel delle Fiamme Gialle e Arianna Fontana della Icelab. I sei azzurri si sono alternati in un turn over azzeccatissimo per comporre il quartetto schierato di turno in turno fino all’atto finale della gara, quella della finalissima che assegnava le medaglie. Sul traguardo, davanti agli Azzurri, è transitata solamente la Cina,  vincitrice del titolo olimpico, mentre sul terzo gradino del podio è salita la rappresentativa dell’Ungheria. 
Lo scoppiettante inizio dell’olimpiade azzurra si è arricchito di un’altra medaglia grazie alla specialità dello slittino. Uno sport dal fascino antico che negli anni ha regalato infinite soddisfazioni all’Italia. Una disciplina tosta, a tratti cinica, in cui gli atleti si contendono le posizioni di classifica sul filo dei millesimi. Un battito di ciglia che decreta il sottile confine tra il trionfo e la sconfitta ma che spesso, come avviene molte volte nello sport, soprattutto olimpico, quando il proprio destino sportivo ti toglie tanto, poi, nel tempo, ti restituisce la meritata ricompensa. E’ ciò che è successo al nostro Dominik Fischnaller, indiscusso talento dello slittino mondiale, che alla sua terza partecipazione olimpica aveva già visto svanire inesorabilmente i suoi sogni di gloria per una manciata di millesimi. Sesto classificato a Sochi 2014, dove Armin Zoeggeler, suo illustre predecessore aveva regalato all’Italia l’ultima delle sue sei medaglie olimpiche,  quinto nel team event a Pyengchang quattro anni dopo ma soprattutto 4° a soli due millesimi di secondo nel singolo in quella stessa occasione, Dominik aveva dovuto fare i conti con un destino sportivo decisamente nefando nei suoi confronti. Dopo aver dovuto dribblare, per lo meno inizialmente, l’incubo Covid che aveva colpito la squadra di slittino al suo Yuri Confortolaarrivo in Cina, con la positività del cugino Kevin (anch’egli slittinista), Dominik ha saputo concentrarsi sul quella che era la gara della vita. Quella che probabilmente avrebbe segnato una nuova feroce sconfitta, se le cose fossero di nuovo andate male, o il rilancio della sua carriera nel palcoscenico olimpico in vista dei Giochi di Milano-Cortina.   Al termine delle prime due delle quattro manche di gara, Dominik si trova a occupare la terza piazza percependo l’odore del podio ma la concorrenza rimane agguerritissima. In testa si trova Johannes Ludwig, seguito a ruota dall’austriaco  Wolfgang Kindl, il carabiniere altoatesino è là dietro di loro ma alle sue spalle l’altro tedesco, il campione di Sochi e Pyeongchang e il lettone Kristers Aparjods scalpitano pericolosamente. Per fortuna nella terza e quarta conclusiva run le posizioni dei primi tre non cambiano e Dominik completa il suo capolavoro sportivo difendendo con i denti la terza posizione. L’azzurro si regala così la migliore delle ricompense, una preziosissima medaglia di bronzo e chiude il suo conto con il fato. Purtroppo poi il giorno successivo, un tampone Covid positivo decreta l’isolamento dello slittinista dell’Arma che si trova costretto a rinunciare alla gara a squadre, competizione nella quale, con lui in pista l’Italia, che invece si è ritrovata costretta a ricorrere alla riserva Leon Felderer, avrebbe potuto lottare per una delle tre medaglie e fare meglio del quinto posto ottenuto alla fine. La terza delle medaglie rosso blu a Pechino la porta invece colei che, Goggia permettendo, sulle nevi cinesi si è dimostrata la sciatrice più completa e affidabile della squadra italiana, quella Federica Brignone che ci ha abituati al successo  e che dopo il bronzo di Pyeongchang nella stessa specialità voleva riconfermarsi tra le regine dell’Olimpo. SuperFede fa ancora meglio e nel gigante scala un gradino del podio regalandosi la gioia immensa di un argento stellare, superata solo dalla svedese Sara Hector. Fede non si ferma e già pensa al SuperG che di lì a quattro giorni la vedrà impegnata nella specialità che nella stagione le ha già regalato tre vittorie. Un percorso piatto, facile e senza particolari criticità tecniche appiattisce i valori in campo e non permette a tutte le azzurre, Brignone compresa, di sfruttare le loro migliori doti tecniche. Alla fine Fede chiude settima con tanto rammarico. Le gare non sono finite, c’è ancora la combinata, è lei sarà una delle atlete da battere. In discesa l’azzurra tiene egregiamente con l’ottava piazza provvisoria ma è nella prova di slalom che si esprime con la consueta  grinta famelica e una solidità nervosa invidiabile. Sbaglia la favorita numero uno, l’americana Shiffrin e Fede sente odore di impresa. Scende attaccando quanto basta ma allo stesso tempo sa che la perfida neve cinese può celare insidie dietro ogni palo del tracciato. E’ una guerra di nervi e velocità vissuta sul filo delle lamine dei suoi sci. Fede è perfetta e sul traguardo trova una medaglia di bronzo che celebra la sua classe stratosferica. Davanti ci sono l’elvetica Michelle Gisin, oro, e la connazionale Wendy Holdener, seocnda al traguardo. Per Fede si tratta di un altro podio olimpico, il terzo in quattro anni. Slalom Gigante, discesa, slalom speciale, gli ingredienti che lei ha mischiato in questa olimpiade e che creano la sciatrice perfetta, la più eclettica, la più versatile. 
Le gare non sono finite, Confortola ha ancora un asso nella manica. C’è la finale della staffetta maschile, è la sua ultima gara olimpica, poi appenderà i pattini al chiodo, per lo meno ai Giochi. Al collo l’argento della staffetta mista pesa e gli dà una carica che sembra un elisir di giovinezza. Yuri pattina a tutta e sul ghiaccio è lì con i migliori, una vera colonna portante per il quartetto azzurro. Con lui ci sono ancora Siegel e Cassinelli a cui si aggiunge il Fiamme Oro Tommaso Dotti. L’Italia è perfetta, l’oro va al Canada davanti alla Corea del Sud ma noi siamo là e il podio si tinge ancora una volta di azzurro e di rosso blu. Per Yuri è la seconda medaglia, per gli atleti dei Carabinieri il quinto alloro olimpico, la consacrazione di un’olimpiade da incorniciare anche se non priva di qualche rammarico.
Dominik FischnallerIl primo fra tutti è certamente quello del biatleta Lukas Hofer che chiude quarto vedendo sfumare il podio nella gara a inseguimento per una manciata di secondi. Partito in 14^ posizione dal momento che nella pursuit si utilizzano i distacchi e l’ordine di arrivo della gara Sprint del giorno precedente, Lukas si è dimostrato impeccabile al poligono con 20 centri su 20; l’atleta dei Carabinieri si è distinto anche sugli sci recuperando ben 10 posizioni e arrivando a ridosso del russo Latypov, poi di bronzo, con il quale ha ingaggiato un testa a testa combattutissimo fino ai metri finali. Un po’ più lontani il francese Fillol Maillet che sul traguardo ha preceduto il norvegese Tarjei Boe. Chi paga ancora un conto amaro con l’olimpiade è Dominik Paris. Il fuoriclasse discesista dell’Arma vede di nuovo il podio olimpico da molto vicino, come era successo già nel 2018 con il quarto posto di Pyeongchang, senza però riuscire a salirci sopra. Dominik sconta un paio di imprecisioni nella parte alta della pista e chiude al 6° posto con a 36 centesimi dalla medaglia di bronzo. L’appuntamento con le medaglie per lui potrà forse essere rimandato al 2026 sulle nevi di casa? Questo è ciò che ci si attende un po’ tutti quanti da un campione come lui, tifosi e addetti ai lavori. A chiudere questo bilancio, degni di nota risultano essere anche le prestazioni dei due slittinisti dei Carabinieri impegnati nel doppio: Simon Kainzwaldner ed Emanuel Rieder hanno terminato la loro gara con un lodevole quinto posto, poi bissato nuovamente nella gara team relay, dove, appunto, se avesse potuto partecipare Fischnaller, forse saremmo qua a contabilizzare una medaglia in più. Si è concluso così lo straordinario “semestre olimpico” che, come mai in precedenza, ha visto l’intero Centro Sportivo Carabinieri impegnato in un lasso così ristretto di tempo su campi di gara più prestigiosi in assoluto, prima a Tokyo e adesso a Pechino. La caccia grossa alle medaglie si è chiusa con un totale di 11 podi, tra olimpiadi estive e invernali. Tra questi anche 2 medaglie d’oro e due d’argento che vanno a impinguire l’albo olimpico del reparto portando il novero delle medaglie vinte all’eccezionale totale di 111 allori. L’appuntamento adesso è tra due anni con l’olimpiade di Parigi 2024, poi ancora un biennio e i Giochi rimetteranno piede in Italia. Ad maiora!!!


BIATHLON
- Staffetta mista 4x7,5 km
  Car.Sc. Lisa Vittozzi , App. Lukas Hofer:  9° classificati
- 15 Km femmiile
  Car.Sc. Lisa Vittozzi: 76ª classificata
- Sprint femminile:
  Car.Sc. Lis Vittozzi: 36ª classificata
- Staffetta 4x6 Km Femminile
  Car.Sc. Lis Vittozzi: 5ª classificata 
- Pursuit  10 Km Femminile
  Car.Sc. Lis Vittozzi: 32ª classificata
- 20 Km maschile
  App. Lukas Hofer, 27° classificato
- Sprint maschile:
  App. Lukas Hofer:  14° classificato
- Pursuit 12,5 Km maschile: 
  App. Lukas Hofer:  4° classificato 
- Mass Start 15 Km maschile
  App. Lukas Hofer: 27° classificato 
- Staffetta 4x7.5 Km maschile:
  App. Lukas Hofer: 7° classificato 


SCI NORDICO
- Skiathlon femminile
  Car. Martina Di Centa: 36ª classificata
- 10 Km Tecnica Classica femminile
  Car. Martina Di Centa: 37ª classificata    
- Staffetta 4 x 5 Km femminile 
  Car. Martina Di Centa: 8ª classificata 
- 30 Km Mass Start Tecnica Libera femminile
  Car. Martina Di Centa: 34ª classificata


SHORT TRACK
- Staffetta Mista 2000 metri
  App.Sc. Yuri Confortola:  MEDAGLIA D’ARGENTO 
- 1000 metri maschili
  Car. Luca Spechenhuser: eliminato in qualifica
- 1500 metri maschili
   App. Yuri Confortola: 10° classificato
   Car. Luca Spechenhauser: 32° classificato
- Staffetta 5000 metri maschili:
  App.Sc. Yuri Confortola:  MEDAGLIA DI BRONZO


SLITTINO
- Singolo maschile
  Car.Sc. Dominik Fischnaller: MEDAGLIA DI BRONZO 
- Singolo femminile
  Car. Nina Zoeggeler, 15ª classificata
- Doppio maschile
  Car.Sc. Simon Kainzwaldner e Car.Sc. Emanuel Rieder: 6^ classificati
- Slittino Team Relay
  Car.Sc. Emanuel Rieder e Car.sc. Simon Kainzwaldner:  5° classificati 


SCI ALPINO
- Discesa libera maschile
  App. Dominik Paris: 6° classificato  
- SuperG maschile
  App. Dominik Paris: 21° classificato
- Gigante Femminile
  App. Federica Brignone: MEDAGLIA D’ARGENTO 
- Slalom Speciale femminile:
  App. Federica Brignone, eliminata dopo la prima manche 
- SuperG femminile
  App. Federica Brignone: 7ª classificata 
- Combinata Alpina femminile
  App. Federica Brignone: MEDAGLIA DI BRONZO
- Team Competition:
  App. Federica Brignone: 8ª classificata


FREESTYLE 
- Skicross femminile
  Car. Jole Galli: 12ª classificata


COMBINATA NORDICA
- 10 km Normal Hill (trampolino normale):
  Car.Sc. Raffaele Buzzi: 16° classificato 
- 10 km Long Hill (trampolino lungo):
  Car.Sc. Raffaele Buzzi: 22° classificato
- Gara a Squadre
  Car.Sc. Raffaele Buzzi: 9° classificato


BOB
- Bob a 4 maschile
  Car. Eric Fantazzini: 15° classificato


TECNICI

SCI ALPINO
App. Sc. Q.S. Giovanni Feltrin:        Allenatore responsabile squadra femminile discipline veloci
App. Sc. Q.S. Michael Gufler:          Allenatore squadra maschile discipline veloci

SCI DI FONDO
App. Sc. Q.S. Renato Pasini:           Allenatore responsabile squadra femminile
App. Sc. Q.S. Giuseppe Cioffi:         Tecnico dei materiali – skiman paraffine e scioline

SLITTINO 
App. Sc. Q.S. Kurt Brugger:             Allenatore responsabile squadra maschile e femminile
App. Sc. Q.S. Oswald Haselrieder:  Allenatore squadra maschile e femminile
App. Sc. Q.S. Wilfried Huber:           Allenatore squadra maschile e femminile

SHORT TRACK
App. Nicola Rodigari:                        Allenatore squadra maschile


TECNICI TESSERATI PER IL CENTRO SPORTIVO CARABINIERI
(effettivi presso il reparto indicato a fianco di ciascuno)

SLITTINO
Lgt. Armin Zoeggeler:                         Direttore tecnico 
                                                           (Centro Addestramento Alpino Selva di Val Gardena)

SCI ALPINO 
Brig.Ca.Q.S. Raimund Plancker:        Allenatore squadra maschile discipline veloci 
                                                           (Centro Addestramento alpino Selva di Val Gardena)

BOB

App.Sc. Simone Bertazzo:                  Allenatore squadra maschile e femminile 
                                                            (Stazione Carabinieri Cortina d’Ampezzo)