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Non tutti sanno che...

PASSO (Tipi diversi di)


Elemento fondamentale per marciare e, sul piano formale, di un giusto assetto militaresco, il passo è stato sempre oggetto di particolareggiata descrizione nei trattati per la formazione del soldato. Anche nell' "Istruzione provvisoria elementare per il Corpo dei Carabinieri Reali" del 1820 il "passo" trova ampia descrizione. Sotto il titolo "Teoria del passo" vi si legge:
"Varie sono le cose da osservare relativamente ai principi del passo.
1°.    Che il peso del corpo alla prima parte del comando si porti sulla gamba destra, affinché l'uomo si trovi atto a formare liberamente il suo passo al comando marche.
2°.    Che la punta del piede sia alquanto abbassata, e rivolta un poco in fuori, affinché l'uomo non vacilli, ed il piede posi di piatto.
3°.    Che il corpo si porti sempre innanzi, onde appoggiare sul piede, che posa a terra, non raccorciare il passo, e poter con facilità alzar il piede, che sta dietro perfar un nuovo passo.
4°.    Passare il piede radente il suolo senza alzare troppo le gambe, né battere il passo, affine di non perdere tempo, e non diminuire la lunghezza.
5°.    Tener la testa dritta, acciò le spalle stiano bene in presenza, e l'uomo marci quadratamente
".

Circa poi il modo di marciare, l' "Istruzione" precisava:
"Nella marcia di fronte converrà, che si presti da ogni Carabiniere la massima attenzione ai seguenti punti essenziali.
1°.    Di sentire sempre leggiermente col gomito l'uomo dal lato della direzione, resistendo a quegli urti, che possono venire dalla parte opposta, e cedendo alle spinte, che vengono dalla parte della direzione, e ciò affine di non slocare l'uomo, che la conserva.
2°.    Di non aprire mai i gomiti affine di non spingere il vicino, né occupare fra le file un sito maggiore di quello che si deve.
3°.    Riunirsi sensibilmente al vicino dalla parte della direzione, quando s'accorge d'esserne allontanato, e ciò affinché un movimento troppo precipitato comunicandosi dall'uno all'altro non cagioni l'ondeggiamento tanto dannoso alla direzione della marcia. La stessa precauzione dovrà usarsi nel raccorciare, od allungare il passo quando uno s'accorge d'essere troppo avanti, o troppo indietro.
4°.    Finalmente tener sempre un punto di mira da dodici a quindici passi direttamente avanti a sè, affine di camminare senza gettarsi a destra, od a sinistra, e di avere le spalle in quadratura, senza di che il vicino perderà l'allineamento.
Nell'insegnare pertanto alle reclute i principi de' diversi passi, si divideranno questi in due tempi, che senseguiranno, come qui appresso:
1° Avanti.
2° Marche.


Alla prima parte del comando, che serve d'avvertimento, il Carabiniere porterà il corpo sulla gamba destra, ed al comando marche porterà vivamente la gamba sinistra innanzi, senza che il piede posi a terra, il calcagno a quattro dita dalla punta del piede destro, la punta del piede sinistro abbassata verso terra, e girata un poco in fuori, il ginocchio sinistro ben disteso.
Al comando 2° si poserà il piede sinistro un poco più avanti alla distanza di sedici oncie dal calcagno destro appoggiandovi il corpo sopra, piegando contemporaneamente il ginocchio destro, elevando il calcagno da terra, si lascerà appoggiare leggiermente la punta del piede destro.
Al comando successivo uno, si ripiglierà colla gamba destra il prescritto per 2 la sinistra, ed a quello di due farà il suo passo con detta gamba, e così di segui io.
Per non confondere la testa del Carabiniere, ed osservare la debita regolarità, ed unità d'esecuzione nei comandi, l'istruttore volendolo esigere per l'istruzione dovrà decomporlo notandone la cadenza con i termini di uno, due, ovvero sinistr, destr, e della velocità di 76 per minuto, e si comanderà 1° Avanti. Passo di scuola. 2° Marche
".

Sotto il titolo "Diverse sorta di passo" l' "Istruzione" dei 1820 elencava i cinque passi da praticarsi e cioè:
1°.    Passo di scuola della lunghezza d'oncie 16, e velocità di 76 per minuto.
2°.    Passo doppio della lunghezza d'oncie 16, e velocità di 100 per minuto.
3°.    Passo di carica della lunghezza d'oncie 16, e velocità di 130 per minuto.
4°.    Passo obliquo d'oncie 12.
5°.    Passo retrogrado d'oncie 11, della velocità di 76 per minuto
".
Circa il "passo retrogrado" si legge:
"Al secondo comando il pelottone partirà indietro colla gamba sinistra alla cadenza prescritta del passo di scuola, ed alla lunghezza d'oncie undici.
L'Istruttore farà ben attenzione alla buona direzione, che si deve tenere, come è stato detto, osservando i punti di vista, che soprattutto da chi conserva il punto della direzione generale del pelottone, che deve esser preso a otto passi dinanzi a sè.
L'uso di questo passo essendo poco frequente, si farà eseguire soltanto quindici, o venti passi di seguito
".
La teoria dei passo si trova nell"'Istruzione" dei 1863 opportunatamente sviluppata e approfondita.