Non tutti sanno che...

ORDINANZA ESPRESSA

Monte Stol, 1916 (1^ Guerra Mondiale): un appuntato dei Carabinieri in servizio di ordinanza espressa recapita un messaggio al generale Luigi Cadorna, Capo di Stato Maggiore dell'Esercito.Servizio consistente nel recapito urgente di "lettere od altre carte di servizio" che di regola veniva eseguito da militari di truppa a cavallo. Alle origini al Corpo dei Carabinieri la maggiore o minore celerità della sua esecuzione era stabilita dal numero dei sigilli che venivano apposti "alla sopracarta dei pieghi... per modo che con un sigillo si ordini il passo, con due il trotto, e con tre il galoppo", ma quest'ultimo era riservato ai casi "pressantissimi". In mancanza di appuntati o carabinieri a cavallo, il servizio veniva affidato ad un militare a piedi, nel quale caso questi era "tenuto di accelerare soltanto la corsa per quanto glielo permettessero le sue forze".
In caso di necessità, ed in mancanza di appuntati o carabinieri, da questo servizio non andavano esenti i brigadieri e marescialli d'alloggio a cavallo o a piedi.
Il Regolamento Organico dell'Arma dei Carabinieri emanato nel 1892 limitò le nonne suddette solo alle località di partenza o di destinazione non collegate da comunicazioni telegrafiche e stabilì che ai carabinieri a cavallo comandati d'ordinanza espressa venisse prescritta l'andatura sulla busta del piego con i segni seguenti: + ordinaria (passo e trotto), circa 8 chilometri l'ora; ++ accelerata (trotto), circa 12 chilometri l'ora; +++ veloce, la massima che si può ottenere dal cavallo, senza tuttavia sforzarlo. Venne inoltre precisato: "Qualora l'andatura prescritta fosse l'accelerata o la veloce e la distanza fosse maggiore di tre chilometri i carabinieri avvertiranno che non devono percorrere tutta la strada al trotto od al galoppo, ma sibbene trottare per una mezz'ora e galoppare per 4 o 5 minuti di seguito e lasciar quindi camminare il cavallo un pò al passo, riprendendo poscia il trono od il galoppo".
Nel Regolamento del 1925 il servizio di ordinanza espressa venne mantenuto solo nel caso in cui non fosse possibile né opportuno valersi degli ordinari mezzi di comunicazione, disponendo che venissero utilizzati militari "ai quali si daranno tutte le istruzioni necessarie per il pronto e sicuro recapito della corrispondenza o dell'ordine ".
Il Regolamento Generale del 1° settembre 1953 prescrisse al n. 374 che l'invio ed il recapito di pieghi urgenti fuori dei mezzi normali di collegamento venisse effettuato da militari in motocicletta, a cavallo, in bicicletta ed anche a piedi comandati in servizio di corriere.
Le norme del Regolamento vigente hanno mantenuto quest'ultimo denominazione (nn. 242 e segg.).