Non tutti sanno che...

CARTOLINE STORICHE DEI CARABINIERI

Cartolina della Legione di Bari (1905).Più propriamente conosciute come "cartoline reggimentali", questa particolare forma editoriale ebbe origine alla fine del secolo scorso, per svilupparsi sempre più fino al 1930. I Carabinieri vantano in questo settore una produzione vastissima, certamente la più ampia che si conosca in campo militare. La prima cartolina dedicata ai Carabinieri è del 1895. "Dedicata" in quanto inizialmente furono editori privati a riservare la loro attenzione all'Arma, come del resto ad altri Corpi militari. L'Officina Arti Grafiche Napoletana, l'Edizione Wild e C. di Milano, Pizzoletti editore in Modena, la Litografia Doyen di Torino, lo Stabilimento Marzi di Roma, Richter di Napoli, addirittura Kunzli di Zurigo, furono alcune delle organizzazioni editoriali cui si devono le più belle cartoline dell'Arma. Ad eseguire i bozzetti furono pittori come Giovanni Fattori e Quinto Cenni, per citare i massimi, ma anche Rinaldi, Rovida, Paoletti, Cassioni, infine Vittorio Pisani prestarono la loro maestria per realizzare bozzetti e composizioni di grande capacità rappresentativa ed evocativa.

Cartolina della Legione di Bologna (1912).Le cartoline reggimentali, e più in particolare quelle dei Carabinieri, assumono oggi anche un valore documentaristico non indifferente: esse ci testimoniano di luoghi, fatti, personaggi, magari minori, ma che hanno comunque fatto anch'essi la storia italiana. Le cartoline dell'Arma hanno dato motivo ad un noto studioso della materia, Ugo Faleri, di realizzare una pubblicazione su di esse, oggi quasi introvabile. Vi sono elencate tutte le cartoline edite dal 1895 in poi dalle Legioni Carabinieri, dalle Scuole, dai Battaglioni, infine le serie prestigiose apparse per iniziativa dei Comando Generale dell'Arma. Nello studio di Faleri, com'è in uso per la filatelia, sono addirittura annotate le differenze fra edizioni e riedizioni, le tirature e le caratteristiche tecniche di realizzazione. La più completa collezione di questi simpatici cimeli è conservata presso l'Ufficio Storico del Comando Generale dell'Arma, a disposizione di studiosi della materia.