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Focus
UN FUTURO
PER TUTTI
a scarsità di cibo e di acqua dovuta alla
crisi climatica ci riporta a scenari prei-
storici: l’eterna lotta tra uomini e animali
per la sopravvivenza e per la ricerca del
L nutrimento. Capita sempre più frequen-
temente che gli elefanti invadano le coltivazioni, i
leoni attacchino il bestiame di pastori e allevatori che
si contendono il territorio con gli animali selvatici. Uno
studio di WWF e UNEP, il Programma delle Nazioni Unite per l’Am-
biente, sottolinea l’urgenza di stabilire una reale convivenza pacifica. Sono in forte
aumento le uccisioni di animali selvatici per legittima difesa o rappresaglia nei
confronti di specie che danneggiano pascoli o coltivazioni. E anche in Europa le
predazioni di lupi, orsi e linci cominciano a generare danni per milioni di euro. Gli
abbattimenti legati a questi conflitti colpiscono il 75% dei felini e altre specie di
carnivori terrestri e marini, come l’orso polare e la foca monaca del Mediterraneo, o
anche grandi erbivori come gli elefanti. Il conflitto è sia un problema umanitario, sia
una minaccia alla conservazione della biodiversità, che genera impatti negativi sul
reddito di agricoltori, pastori, pescatori e popolazioni indigene, in particolare per
chi vive in condizioni di povertà. La lotta comporta anche una competizione per
l’accesso all’acqua e crea disuguaglianza, perché le popolazioni che pagano il
prezzo di vivere a stretto contatto con la fauna selvatica raramente beneficiano
della coesistenza. Siccità, inondazioni, incendi e cambiamenti nella stagionalità
delle piogge affliggono tanto gli animali quanto gli agricoltori e gli allevatori.
L’emergenza climatica sta causando modifiche profonde anche nel comportamento
di molti animali. Il discorso non vale solo per gli effetti visibili e misurabili di queste
alterazioni, come la temperatura dell'acqua del mare troppo alta per alcune specie
e per l'inquinamento che rende irrespirabile l'aria per altre e via dicendo, ma il ri-
scaldamento globale sta spingendo molti animali a modificare anche il proprio
comportamento, in termini di socievolezza, grado di aggressività e soprattutto
attività esplorative. Si è scoperto, per esempio, che le temperature più alte durante
la stagione riproduttiva portano molte specie di uccelli a diventare più aggressive
nei confronti dei rivali; discorso analogo vale per molti pesci: quando l'acqua
diventa più calda, diventano più violenti. Le alterazioni del clima spingono quasi
tutti gli animali, a eccezione di certi pesci, a ridurre la propria spinta all'esplorazione,
e a puntare su un approccio più prudente e conservativo. In sostanza molte specie
tenderebbero a farsi bastare le poche risorse disponibili invece di andare in cerca
GENNAIO-FEBBRAIO 2022
di nuove fonti di cibo. Un comportamento che potrebbe aiutarle, nei prossimi anni,
a sopravvivere agli effetti più gravi del riscaldamento globale.
#Natura 3